Entro il 2030, Eurostar intende far viaggiare tutti i suoi treni interamente con energia rinnovabile.
Il piano è stato illustrato nel primo rapporto di sostenibilità dell’azienda, reso pubblico martedì.
Il rapporto descrive le iniziative volte a ridurre al minimo i rifiuti, a reperire energia rinnovabile, a consumare meno energia e a incoraggiare il viaggio in treno come opzione più ecologica rispetto all’aereo.
In che modo il 100% di energia rinnovabile alimenterà Eurostar?
L’obiettivo di passare alle fonti di energia rinnovabile entro la fine del decennio è “un traguardo volutamente ambizioso”, secondo Gwendoline Cazenave, amministratore delegato di Eurostar, con l’intento di “accelerare il cambiamento in tutto il settore”.
L’azienda sta cercando la collaborazione dei partner nei Paesi in cui opera e il sostegno normativo per la rapida realizzazione di nuovi progetti di energia rinnovabile.
Per esempio, ha avviato colloqui per studiare l’installazione di progetti di energia solare per alimentare i treni con Infrabel, la compagnia ferroviaria di proprietà del governo belga.
Eurostar è anche appena diventato membro dell’alleanza RE100, un consorzio globale di grandi aziende che si occupano di energia rinnovabile e di pratiche commerciali responsabili dal punto di vista ambientale.
Cazenave dichiara: “Siamo onorati di essere la prima compagnia ferroviaria a farne parte”. Il 25% delle emissioni di gas serra in Europa proviene dal settore dei trasporti, quindi la costruzione di una ferrovia ad alta velocità sostenibile è essenziale per affrontare il 25% dei problemi climatici del continente.
Grazie a questa iniziativa, Eurostar avrà accesso a una rete di oltre 400 aziende che si battono per un obiettivo comune.
Si prevede che Eurostar funzionerà interamente con energia rinnovabile?
Milioni di passeggeri viaggiano ogni anno in tutta Europa sulla rete ferroviaria ad alta velocità gestita da Eurostar, che collega Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Regno Unito.
Dal 2017, tutti i treni nei Paesi Bassi funzionano esclusivamente con energia eolica.
Dal 2023, l’energia eolica fornisce il 40% dell’approvvigionamento energetico di Eurostar nel Regno Unito. Tale percentuale raggiungerà l’80% quando saranno attuati i piani per l’aggiunta di impianti solari entro il 2025.
Attualmente, le emissioni di un passeggero tra Londra e Parigi possono essere ridotte del 96% utilizzando il treno invece dell’aereo, passando da 66 kg a 2,4 kg di CO2.
Eurostar sta diventando verde anche in altri modi.
Incorporando la circolarità nei suoi prodotti per ridurre al minimo gli sprechi e utilizzare le risorse in modo più efficace, Eurostar cerca anche di ridurre il suo effetto sull’ambiente.
L’offerta di opzioni vegetariane e vegane rispettose dell’ambiente e l’approvvigionamento di ingredienti sostenibili per i pasti a bordo ne sono un esempio. Inoltre, Eurostar ha sostituito gli imballaggi di plastica per cibi e bevande con sostituti riciclabili e biodegradabili.
Tutto il cibo che non viene venduto nei suoi servizi londinesi viene dato all’azienda di riduzione dei rifiuti Olio, che lo distribuisce alle comunità vicine. I rifiuti alimentari vengono compostati o convertiti in fertilizzante organico.
L’operatore ferroviario cerca inoltre di promuovere viaggi e trasferimenti sostenibili migliorando la connettività con le reti ferroviarie e gli aeroporti vicini. Grazie alla partnership con la compagnia aerea olandese KLM, i passeggeri possono acquistare biglietti aereo/ferroviari che includono collegamenti ferroviari ad alta velocità da o per l’aeroporto.
Entro il 2030, l’azienda spera di trasportare 30 milioni di passeggeri all’anno, rispetto ai 18,6 milioni del 2023.